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6.{o LIBRO tempo di godere tifi frutto de’ suoi maneggi, poichè morì nel 1599. Di lui pure si hanno molte opere a illustrazione non sol di Aristotele, ma ancor di Platone, intorno alle quali veggansi il Bruckero (l. c. p. 231) e il Borsetti che riferisce ancor l’iscrizione che ne fu posta al sepolcro (Hist. Gymn. Ferrar, t. 2, p. 188). Francesco Patrizi a lui dedicò il 2 tomo delle sue Discussioni peripatetiche, e la lettera con cui glielo indirizza, è un magnifico elogio della dottrina, della prudenza e delle altre virtù di questo ministro filosofo. Di Gianfrancesco Burana filosofo veronese, e autore di alcuni libri di filosofia aristotelica, veggansi il detto Bruckero (ib.) e il co. Mazzucchelli (Scritt. it. t. 2, par. 4, p• 24^4)• Giampaolo Pernumia e Giovanni Cottunio nato nella Macedonia, ma allevato in Padova, benchè essi pure qualche opera ci abbian lasciata nello stesso argomento (Brucker. l. c. p. 232), son però nomi assai meno famosi de’ precedenti. Di Giason de Nores, che qui dal Bruckero si annovera, ci riserbiamo a dire tra gli scrittori di belle lettere. Molte opere di Antonio Scaino da Salò annovera lo stesso Bruckero (p. a34) j colle quali egli in lingua italiana comentò parecchi libri d'Aristotele. Ad esse però deesi aggiugnere, oltre altre cose, la traduzione dell’Etica a Nicomaco con annotazioni del traduttore, stampata in Roma nel 1574 e abbiamo innoltre di questo filosofo un curioso Trattato della Palla, da lui composto all occasione di una quistione in quel giuoco insorta, mentre in esso esercitavasi Alfonso allor principe di Ferrara’, e allo stesso principe