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99^ LIBRO e infiniti altri potrebbon qui aver luogo, s'io volessi fare una pomposa ostentazione di medici e di scrittori. XXXVili. Fra questi medici niuno ho io nominato finora che fosse milanese di patria trattone l anatomico Giambattista Carcano. Molti però ne produsse quella città. Il Cardano, di cui altrove si è ragionato, scrisse qualche cosa d’ anatomia e molte di medicina, e non poco vantaggio avrebb’ egli recato a queste scienze, se non si fosse abusato del suo ingegno, singolarmente nel seguire alla cieca i pregiudizii dell’ astrologia giudiciaria. Il dott Bartolommeo Corte, nella sua opera de’ Medici milanesi, molti ne annovera che nel corso di questo secolo furono assai rinomati, e fra essi Ambrogio Candiano medico del duca Francesco II Sforza, e chiamato da Maria reina d' Ungheria in una grave infermità a curarla, e onorato perciò e da essa e da Carlo V, di lei fratello, di onorevolissimi diplomi che dal detto autor si riportano (p. 63, ec.); Giampietro Arluno medico ducale e autore di molte opere di medicina (p. 68); Giambattista Biumi professore in Pavia, indi protomedico Cesareo, e assai onorato da Carlo V, e finalmente medico del pontef Pio IV (n), per la cui liberalità visse splendidamente in Roma fino al i566, in cui chiuse i suoi giorni (p. 86); Giampietro Àlbuzio richiesto nelle lor malattie da (a) 11 Biumi fu scelto a suo primario medico da Pio IV nel maggio del 1565, come ci (mostra un documento pubblicato dall’ ab. Marini (t. 2, />. 5io). \