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980 LIBRO capo d’opera. Non ugualmente ne lo'da egli quella che il Massari scrisse contro Ercole Sassonia celebre medico padovano esso pure, e professore nella medesima università, e morto nel 1607 (V. Papadop. Hist. Gymn. patav. l. 1 f p. 344» Faccini 1. cit. p. 3o6, 33q, 38o). Questi, di cui pure si hanno alle stampe più opere, sosteneva che nelle malattie pestilenziali l uso dei vescicatorii e della teriaca era assai vantaggioso. Dannoso lo diceva il Massari appoggiato singolarmente all’autorità di Galeno, per cui narrasi che avea egli sì profonda venerazione, che volesse anzi errare con lui, che seguir la verità co’ moderni. Scrissero l’un contro l altro, e la vittoria rimase per unanime consentimento de’ medici al Sassonia. Più felice egli fu nella controversia avuta con Orazio Augenio da Montesanto nella Marca d’Ancona, il quale, dopo avere esercitata per molti anni la medicina in varie città dello Stato ecclesiastico, ne tenne ancora pubblica scuola per più altri anni e con molta fama in Torino e in Padova, ove morì nel 1603. Di lui parla a lungo il co Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 1, par. 2, p. 1249, ec-)? che ne annovera le molte opere mediche da lui date alla luce, e intorno alla contesa da lui avuta col Massari ci rimette al Riccoboni e al Tommasini, a’ quali rimanderò io pure chi voglia saperne più oltre. Un altro Massari di nome Girolamo, vicentino esso pure e medico, e morto in Argentina nel 1564 ove per vivere nella Religione riformata erasi ritirato, rammentasi dal Gerdesio (Specimen Ital. reform. p. 296), nè io so qual relazione egli avesse col nostro Alessandro.