Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/369

SECONDO 009 abbiamo in pruova due lettere pubblicate dopo la Vita dell’Aldrovandi, a cui sono dirette. La prima è del Falloppio (Vita dellAldr. p. 214), il quale a’ 4 di dicembre del 1561 così gli scrive da Padova: Ho parlato al Fracanzano, il quale non stà sulla sua, nè si fa pregare di venire, anzi venirà più volentieri, che non è chiamato, nè discorda, nè stà saldo su quel salario per riputazione, ma per bisogno, che ha, trovandosi così grave di famiglia di tre figliuoli maschi et sette femmine, et la moglie giovana; nè vedo come possa vivere costì con meno di 700 o 800 scudi all anno, ec.j e siegue lungamente parlando di questo stipendio da lui richiesto, e della premura che aver debbono i Bolognesi di fare sì grande acquisto. 1/altra è di Gregorio Contarini, scritta parimente da Padova al 1 di gennaio del 1562 (p. 229), nella quale egli parla di questo stesso argomento, e gli dice fra le altre cose: Sebbene egli ha alla prima domanda chiesto scudi 800 d oro italiani, non perciò credo vorrà esser ostinato nè superbo in tal cosa: ma quelli Signori è necessaria cosa, che anchora loro volendo un tale ecc. et raro in effetto huomo, non guardino così a qualche denaro, perchè in Italia et fuori de Italia non ci è se non un Fracanzano, che a' nostri giorni è un Iddio in terra; e ben se ne avvederà l afflitto studio di Padova, quando tale huomo manchi, et cagione haverà de lacrimare, et veramente chiamarsi orbato, se un tale padre di medicina si parta. Allora dunque, e non prima, partì il Fracanzano da Padova, e ciò confermasi • '