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G36 LiBiio < PiìiacoOi. pars i, p. G5, cc.) (a). Ciriaco o Chirico Strozzi nobile fiorentino, dopo aver ne primi anni scorsa viaggiando gran parte del mondo, fu professore di lingua greca per 8 anni in Bologna • poscia partitone nel 1543 (V. Scarsell Vit. Rom. A mas. p. 116), spiegò per 22 anni in Pisa la Filosofia peripatetica, congiungendovi ancora la lettura or dell’Iliade cTOmero, or di altro greco scrittore (Epist. cl. J iror. ad P. Victor, t. 1, p. 4 3)) ed ivi anche finì di vivere nel 1565, in età di 61 anni. Oltre altre opere da lui composte, delle quali ragionano gli scrittori fiorentini, ei si rendette singolarmente famoso pel supplemento che fece in greco e in latino al 9 e al 10 libro perduto della Politica di Aristotele, opera che fu allor ricevuta con sommo applauso, e che si suol sempre congiungere all edizioni della stessa Politica. Di lui oltre il Bruckero (l. c. p. 209)) si può vedere l’elogio tra quelli degli Illustri Toscani t 2). Federigo Pendasio mantovano, di cui il Facciolati non fa che un cenno agli anni 1564 e 1565 (Fasti, pars 3, p. 275, 280), e di cui poco ancora dice il Bruckero (t. 6, p. 718), fu uno (n) Assai meglio ci c stata fatta conoscere la vita e T erudizione del Mazzoni dal celebre sig. abate Secassi, che per persuasione del regnante pontefice Pio VI ne ha pubblicala la Vita in Komu l’anno 1790. In essa tutto ciò che appartiene agli studi, alle cattedre, alle vicende e alle opere del Mazzoni, vedesi spiegato e illustralo con quella esattezza e cou quella eleganza che hanno conciliata all* ah. Secassi la fama di uno de’ più colti c de’ più eruditi scrittoti di questo secolo.