Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 2, Classici italiani, 1824, XI.djvu/352

y5a libro è composta, e all autore e agli editori sarà sempre gloriosa. Egli era nato in Ferrara a 24 di luglio del! 1462, e nella medicina avea avuto a maestro Francesco Benzi figliuol del celebre Ugo, altrove da noi rammentato, nella lingua greca e latina Battista Guarino. Fu professore di medicina in Ferrara dal 1482 fin circa il i4t)5; nel qual tempo passando alla Mirandola, fu ivi per alcuni anni appresso Gianfrancesco Pico, di cui fu al tempo medesimo maestro e medico, e gli diede ancora aiuto nel pubblicar l’ opera di Giovanni Pico contro l astrologia giudicaria. Verso il 1502 partito dalla Mirandola, tornò probabilmente a Ferrara, poichè non vi ha monumento di scuola da lui tenuta in altre università, come da alcuni si narra. Nel 1513 fu chiamato in Ungheria da quel re Ladislao che, informato del saper del Ma nardo, il volle a suo medico, e ivi si trattenne egli non solo fino al 1516, in cui morì quel sovrano, ma anche due anni appresso, finchè veggendo le cose non riuscirgli egualmente felici sotto il nuovo re Lodovico, chiese congedo, e sul principio del 1519 fu di ritorno in Ferrara. In Ungheria il ritrovò Celio Calcagnini nel 1518: Paucis diebus Budae fui, scriv egli nel gennaio di detto anno a Giulio Gregorio Giraldi, ibique Manardo nostro perfrui licuit (Epist. 6, Op. p. 80). E abbiamo ancora alcune lettere dal Calcagnini a lui scritte in questa occasione (ib. l. 4, p. 47, 51,* Z. 5, p. 62, ec.), e alcune altre a Timoteo di lui figliuolo, che ivi era col padre, in una delle quali, scritta nell’ anno medesimo, dice di aver'letto il Diario del viaggio per