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SECONDO Q.|3 clic una oscura e superficiale idea della circolazione del sangue, e che se scoprirono ch’esso andava aggirandosi e serpeggiando pel corpo umano, non sepper segnare esattamente le vie che in ciò teneva. Ma ancor tra’ moderni vi ha gran contrasto a chi si debba la lode di tale scoperta. È certo che alcuni scrittori vissuti al principio di questo secolo parlano della circolazione del sangue. Il troppo celebre Michele Serveto nella sua opera De Trinitatis erroribus, stampata in Basilea nel 1531, non solo l ammette, ma fa vedere che il sangue dal ventricolo destro passa a’ polmoni per mezzo della vena arteriosa ossia polmonare, e di là nell'arteria venosa, donde, purificato dall aria che vi si insinua, è attratto dal sinistro ventricolo che si dilata par riceverlo più facilmente. I passi ne quali egli spiega la sua opinione, e accenna ancora la comunicazione tra le arterie e le vene, ed altre particolarità concernenti questo fenomeno, si posson veder raccolti da M. Portal (t. 1,p. 300,ec.),da M. Dutens (l. c.p. 50,ec.) e da altri. Luigi le Vasseur medico francese, che l'an 1540 pubblicò in Parigi la sua Anatomia, parla egli ancor chiaramente della circolazione del sangue, della vena cava e dell'arteriosa, e singolarmente fa menzione delle valvole del cuore e de’ diversi loro usi; e lo stesso M. Portal riferisce (l. c. p. 373) il lungo passo di questo scrittore, in cui gli sembra che la descrizione delle valvole non sia punto men chiara di quella che poi diede l'Harvey. Realdo Colombo, da noi già mentovato, in ciò che appartiene alla circolazione del sangùe