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920 LIBRO cadavero di S. Ignazio fondator de Gesuiti, quando questi morì (De Re anatom. l. 15). Ivi nel 1559) pubblicò i suoi XV libri di Anatomia dedicati al pontef Paolo IV, e visse almeno fino al 1564, come pruova il Fabbrucci, presso il quale si potranno vedere più distinte notizie di questo professor valoroso (l. c.), come ancora presso YArisi (Crem. litter.) (a). Se si riflette agli elogi ch ei fa di se stesso nella sua opera, e al disprezzo con cui spesso parla del gran Vesalio, delle cui lezioni però si era molto giovato, si crederebbe che il Colombo non fosse che un superbo millantatore. Ma non ostante questo difetto, ei dee esser riposto tra’ più illustri anatomici. M. Portal ci dà un distinto compendio dell’ opera da lui pubblicata (l. c p. 541, ec.), e mostra che, benchè troppo aspramente, giustamente però ha in alcuni luoghi corretto il Vesalio va annoverando minutamente le diverse scoperte da lui fatte prima di ogni altro, e da qualche moderno anatomico attribuite a se stesso; ma insieme avverte che alcune osservazioni ch’ ei si vanta di essere stato il primo ad esporre al pubblico, trovavansi già ne’ libri di più antichi anatomici. Io non prendo a parlare distintamente di ciascheduna cosa, per non riempire 11 sig. abate Marini ha chiaramente provalo che Rcaldo Colombo morì nello stesso anno 15 >9 in cui fu pubblicata la sua opera anatomica, e prima che la stampa ne Tosse finita; ed ha anc he osservato che nello stesso anno egli era professore nella Sapienza di Roma collo stipendio di 220 ducali (Dtgli Archiatri ponti). I. 1 P• 372).