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G3a libro libro vostro de dolore Simonis Portii, dimandò semplicemente al Sig. Varchi, se forse gli era morto qualche figliuolo, che causasse questo dolore Preti riformati si sono scandalizzati, per non dire ammutinati, del titolo del vostro libro, de Mente humana, dicendo, che non vuol dir altro in effetto, che de libero animo arbitrio; per il che è stato arenato, et poco mancò, che non abbi dato a traverso. Ma più che il titolo spiacque l’ opinione del Porzio che si mostra troppo contrario all’ immortalità dell'anima ^ e perciò questo libro fu detto da alcuni empio e degno di bestia più che d’uomo. Ciò non ostante non veggiamo che alcuno gli recasse perciò molestia j ed egli l'an 1552 tornato in patria, ivi morì due anni appresso (Thuan. I. ciL) ('). VTI. Dietro a questi Peripatetici, che al principio del secolo ottener gran nome, una innumerabile schiera di altri loro imitatori e seguaci ci si fa innanzi. Ma qual frutto potrebbon raccogliere i lettori di questa Storia, se di tutti volessi qui parlare distesamente? Essi persuasi che Aristotele fosse un oracolo a cui non si potesse senza empietà contraddire, invece di studiar la natura e cercar poscia se Aristotele ne avesse ben conosciute le leggi 7 credevano di dover solo usare ogni studio nell" intendere (*) Una lettera di Simonc Porzio al viceré di Napoli D. Pietro di Toledo, in cui descrive un vulcano apertosi con prandi rovine presso Pozzuoli nel tradotta dal latino nell: italiano, c stata inserita da Jacopo Antonio Ikioni nel suo Dialogo del Terremoto, stampato in Modena nel 1571.