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9l6 LIBRO L’Alidosi aggiugne, e più certa testimonianza se ne ha presso il Falloppio, che il Berengario morendo (il che non si sa in che anno avvenisse), lasciò) erede il duca delle ricchezze colla sua arte adunate. XVI. Vivea al tempo stesso in Ferrara Lodovico Bonacciuoli, nobile ferrarese, professore di filosofia e di medicina in patria, medico della duchessa; quel desso di cui udimmo dolersi tanto Pontico Virunio pel furto da esso fattogli de suoi caratteri e de suoi torchi (t 6, par. 3). Di lui abbiamo più opere anatomiche e mediche singolarmente in ciò che appartiene alla generazione, delle quali alcuni han fatti magnifici elogi. M. Portal nondimeno (l. c. p. 357), seguendo il sentimento dellTIaller, ne giudica meno vantaggiosamente, e osserva che in molte cose ei non è che semplice copiator degli antichi, e che più volte è caduto in non piccioli errori. In alcuni punti però confessa ch’egli ha veduto meglio degli altri, e che ove tratta delle gravidanze, non come anatomico. ma come medico ei propone ottime riflessioni. Egli era non solo medico, ma poeta ancor valoroso, e finì di vivere verso il i5.jo (Mazzucch. Scritt. ital. t. 2, par. 3, p. 1532). Maggiori lodi dà il medesimo M. Portal (l. c p. 350, ec.) a Niccolò Massa veneziano, autore di una Introduzione anatomica stampata in Venezia nel 1536, e di altre opere mediche e filosofiche. Egli merita, secondo il detto scrittore, un luogo distinto tra' più illustri anatomici; ed è andato più oltre del Berengario in ciò che spetta alla cognizione de’ muscoli del basso ventre, delle