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J)o6 LIBIÌO bramare il più glorioso: LAldrovandi, dice egli (Hist. natur. t. 1, discours prélim, p. 26, ed. in 4°), il più laborioso e il più dotto fra tutti i naturalisti, dopo la fatica di 60 anni, lasciò immensi volumi sulla storia naturale, che furono successivamente stampati, e quasi tutti dappoichè egli fu morto. Essi si ridurrebbono alla decima parte, se se ne togliessero tutte le cose inutili ed estranee all argomento, Ma fuor di questa prolissità che, a dir vero, ci opprime, i libri dell Aldrovandi si debbono rimirare come i migliori che vi siano su tutta la storia naturale. Il piano dell opera è buono, sensate ne sono le distribuzioni, le divisioni spiegate bene, le descrizioni esatte, uniformi sì, ma fedeli. La parte storica non è ugualmente buona: spesso vi è misto il favoloso; e l autor vi si mostra troppo inclinato alla credulità. Ei venne a morte in età di 83 anni, a’ 10 di maggio del 1605; e dopo aver recato vivendo ornamento e vantaggio sì grande alla sua patria, volle esserle utile ancor dopo morte, e lasciò erede il senato del suo musco di tutta la sua copiosa biblioteca; e l’uno e l’altra, per saggia disposizione di quel prudentissimo senato, passarono poi all’Istituto delle scienze, che in esse conserva ancor viva la memoria di un uomo di cui Bologna dovrà sempre giustamente gloriarsi. XIII. Dopo aver parlato dell’Aldrovandi, appena sembra rimaner luogo a mentovare altri scrittori che presero ad argomento de’ loro libri la storia naturale. Nondimeno non dee negarsi un giusto tributo di lode a quelli ancora che si sforzarono d’illustrarla, benchè i lor