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SECONDO RO' alla morte, clic accadde a* 24 di marzo del 1600; il riflettere a ciò, dico, ci fa conoscere che niun sospetto si ebbe in Italia della religione del Cesalpini. Ma più che per le opere filosofiche, noi il loderemo per le botaniche, cioè pei’ XVI libri intorno alle piante, da lui scritti in latino, e pubblicati in Firenze nel 1583. Ei fu il primo a farne una metodica distribuzione, ciò che da altri non si era ancora fatto; e le divise secondo i lor frutti; e fu questo forse il più ampio e meglio ordinato trattato di questa materia che fin allora veduta avesse la luce. Egli scrisse ancora intorno a’ metalli, e in oltre alcune opere mediche, delle quali si può vedere il catalogo presso il Bayle (Dici. hi.st. art. Caesalpin.) e presso il Teissier (E log (Ics Hom. sav. t. 2, p. 338, ed. Utrecht 1696); e vuolsi da alcuni ch’ei fosse il primo a scoprire e ad additare la circolazione del sangue, di che diremo tra poco. Di Luigi Leoni e d'alcuni altri custodi dell'orto di 1 isa si può vedere l opera poc anzi lodata dal ch. dott Calvi. TX. Questi furono i più insigni botanici ch ebbe in questo secolo l’Italia, giacché di Fa-i bio Colonna, alcune opere del quale nel corso j di esso vider la luce, ci riserbiamo a parlare nella storia del secol seguente, a cui più propriamente appartiene. Ma più altri ne possiamo additare, dei quali pure abbiam libri su questo argomento, per tacer di moltissimi che ne trattarono per incidenza. Battista Fiera mantovano. medico e poeta, scrisse in versi un'operetta intitolata Coena da Hcrbamm virfutiius