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844 LIBRO Torino matematico di molto grido, come parecchie opere da lui pubblicate ci mostrano (ivi, p. 817) (*). Anche l’astronomia fu dal Piccolomini coltivata, e ne fan pruova i suoi libri della Sfera del Mondo, quello Delle Stelle fisse, e le Teoriche owero Speculazioni de Pianeti (Zeno, l. cit. p. 3S4). Per ordine del gran duca Francesco de’ Medici egli scrisse un libro sulla Riforma del Calendario romano, ordinata da Gregorio XIII. clic fu stampato in Siena nel i 078. Egli inoltre parafrasò le Meccaniche d’Aristotile, e vi aggiunse un Trattato sulla certezza delle Scienze matematiche; e furon queste le due sole opere ch’ei pubblicasse in lingua latina. Nell’ italiana ei tradusse e parafrasò la Rettorica d’Aristotile e l'Economia di Senofonte. Ne abbiarn per ultimo un’orazione in lode delle Donne; ed egli accenua un1 altra orazione da (*) Una testimonianza assai onorevole al sapere di Giambattista Benedetti rende il celebre cardinal Michelangiolo Ricci uno de’ primi ristoratori della moderna filosofia, il quale, parlando del Galileo in una sua lettera al principe Leopoldo, dice (Lettere ined. t. 2, p. 142) che il Benedetti gli aprì la strada più che ogni altro, e forse fu solo a lui scorta nel suo filosofare, come avrà ben notato V. A. paragonando i concetti dell'uno e dell’altro, che sono tanto conformi, tt Eppure un uom sì dotto e precursore del Galilei, come fu il Benedetti, non seppe tenersi lontano dalle follie dell astrologia giudiciaria..Ma pur troppo potè conoscere per esperienza, quanto essa fosse fallace. Perciocchè avendo di se stesso predetto ch ei non sarebbe morto che circa il 1592, ei morì veramente ai’ 20 di gennaio del 1580. Veggansi le Notizie di Bartolommeo Cristini, scritte dal ch. baron Vernazza di Freney (p. 16, cc).