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SECONDO 833. antica e moderna, stampato in Venezia nel 1602, una più ampia opera abbiamo in lingua latina intitolata De Modis musicis, che non ha mai veduta la luce. Di quest’opera, e dell’autore di essa, che fu uomo ancor versatissimo nello studio delle matematiche, dell’antichità e della lingua greca. si ha più distinta contezza nelle Notizie dell’Accademia fiorentina (p. 64,ec.) e nella Vita del poc’anzi citato Doni, scritta dal ch sig. can Bandini (p. "4)y e se ne parla ancora nella prefazione alla parte III, volume II delle Prose fiorentine, in cui si hanno sette lettere del Mei. Fra molte opere di diversi argomenti, che pubblicò sulla fine del secolo Ercole Botrigari bolognese (Mazzucch. Scritt it. t. 2, par. 3, p. 1910), alcune ve ne ha ancora che concernon la musica, e nella sceltissima biblioteca di scrittori di musica, raccolti dal dottissimo P. maestro Giambattista Martini Minor conventuale in Bologna, si conservano in quattro tomi tutte le opere di questo scrittore, da lui medesimo scritte, e molte di esse inedite (a). Aggiungami a queste, altre opere, benchè meno pregevoli, sullo stesso argomento di Pietro Aron fiorentino, che vivea al principio di questo secolo, e ch ebbe gravi contese con Franchino Gafuri, altrove da noi mentovato ivi, t 1, par. a, (a) Del Botrigari, e delle molte opere da lui composte, vengasi un esatto articolo del sig. ab. Francesco Alessio Fiori ueli’opera degli Scrittori bolognesi del signor conte Fantum (t. 4, p. 3ao, ec.)Tjradosciii, Voi XI. i5