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SECONDO 025 italiana. Egli è vero che non se ne può veramente stabilire l’origine che nel secolo susseguente, in cui prima il P. Castelli e poi il Zendrini ne fissarono i certi generali principii. Ma in questo secolo nondimeno si cominciò a scriverne e a spargere qualche lume su questa difficil materia. Le frequenti innondazioni del Tevere diedero occasione a due Discorsi di Paolo Beni, stampati in Roma nel c a un libro di Jacopo Castiglione ivi nell anno medesimo venuto a luce, oltre un altro di autore anonimo pubblicato tre anni prima. Di Antonio Lupicini abbiamo un assai pregevol Discorso sopra i ripari del Po, e d’altri fiumi che hanno gli argini di terra posticcia, stampato in Firenze nel i586 (*). Ma pregevole singolarmente è il Trattato delle Acque di Luigi Cornaro, ch’ei diede alla luce in Padova nel! 1560. In esso ei parla delle lagune che circondan Venezia, e considerandole come la più forte difesa di quella città, e osservando i pregiudizj ch esse soffrivano o dall imperizia degli uomini, o dall ingiurie de’ tempi, ne propone i più opportuni ripari. Apostolo Zeno aggiugne (l. c p. 3<)3) che altre scritture egli stese su questo proposito, o per difendersi dalle opposizioni che da alcuni gli venivano fatte, o per mettere in miglior lume le sue opinioni; e che’esse si conservano negli archivi del Magistrato sopra le (*) Ln opuscolo ilei celebre Frncaslnro sopra la Laguna di Fannia al Ctarisii/no Sig. Alvirc Corner si conserva munoscriuo nella libreria di S. Michele di Murano (Bill. MSS. S. Michael. / erti. />. 3rj<j).