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810 unno di Sessa. Questa non ha mai veduta la luce, ma ella è quella probabilmente di cui conservasi copia nella libreria Nani in Venezia, e di cui ci ha data una diligente notizia il sig d Jacopo Morelli (Cod. mss. della Libr. Nani,

  • p 16, ec.). Il Maggi vi premette la dedica al

duca Cosimo I, segnata da Anghiari agli 8 di luglio del 1551. Vi si veggono molte ingegnose macchine e molti militari stromenti da lui immaginati, che pruovano la grande perizia che il Maggi avea in quest arte. Inviato dalla Repubblica Veneta a Famagosta nell’isola di Cipro, giovò non poco colle sue macchine e col suo ingegno a sostenere il celebre assedio contro de Turchi nel i5ri: Hieronjrmus Ma gius, dice il Graziani (De Bello Cypr. l. 3, p. 181), ab Anglario Hetruriae oppido erat. bellicis operibus machinisque inveniendis solerti ingenio vir. Is cuniculis, ignibus vario artificio conflittis, novisqne quo fi die inventi s magna hostibus detrimenta attulit, et duodeviginti muralia tormenta certis e muro petita ictibus diff rada corrapi/, et magnos saepe conatus eorum ac multorum dierum labores parvo ipse momento elusit Ma caduta in man de Turchi quella città, l’infelice Maggi fu egli ancora condotto schiavo in Costantinopoli. Egli cercò nello studio qualche sollievo alla sua misera condizione, e sprovveduto come era di libri, scrisse ciò non ostante due assai eruditi trattati, uno de Tintinnabulis, l’altro de Equuleo, stampati più volte, pruova ben chiara della grande memoria del Maggi, che coll’ ajuto solo di essa potè distenderli, ricordandosi di ciò che avea già letto. Egli li