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8o8 LIBRO seguite le tracce del Budeo c deirAlciati, clic avea ricercata l’erudizione più che le leggi j ma che poscia veggendo che con tal metodo egli era riuscito assai debole giureconsulto, si diè a seguire l’antica via di Bartolo e degli altri legisti de secoli precedenti (ib. l. 5). In età ancor giovanile fu deputato dalla sua patria ambasciadore a Fiorentini (De Tintinnab. c. 18). Jacopo Vitelli inviollo nel 1558 giudice in Amatrice nel regno di Napoli, che così io congetturo che debbasi intendere (quell Amatricani presso il P. Niceron, che cita una lettera da me non veduta dello stesso Maggi. Il più ordinario soggiorno però del Maggi fu la città di Venezia, ove, secondo alcuni, ei s*impiegò nel corregger le stampe, di che nondimeno non si ha pruova alcuna. Ivi egli quasi tutte compose le sue opere, che sono molte e di diversi argomenti. I Conienti su i quattro libri delle Istituzioni di Giustiniano furono il frutto de suoi studii legali. Della sua erudizione nell'antichità, nella storia, nella filologia ei diede pruova ne’ quattro libri Variarum lectionum seu Miscellaneorum, stampati in Venezia nelfanno i563, opera veramente erudita e scritta con eleganza, in cui egli esamina diverse questioni di diversi argomenti, e si mostra uom versatissimo nella lettura de migliori scrittori greci e latini sì antichi come moderni. In quesfopera egli accenna un'altra che pensava di pubblicare, cioè de Sepulcris et sepeliendi rifu (la,c. 17), ma sembra ch’ella sia rimasta inedita. Comentò) innoltre le Vite degli eccellenti Capitani di Cornelio Nipote, attribuite allora