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620 L1KH0 Crisostomo da Casale domenicano reggente in Bologna, pregandolo a rivederla e ad aggiungervi ciò che credesse opportuno a cancellare ogni sospetto. E quel religioso vi aggiunse in fatti molte soluzioni e risposte agli argomenti del Pomponazzi; ili tal modo potè egli stampare con approvazione del vicario del vescovo e dell inquisitor di Bologna i suoi libri. Intorno a che veggasi la Difesa del Pomponazzi del sig. ab Amedei, stampata in Mantova nel 1748. E vuolsi qui avvertire che quel f Grisostomo da Casale, or nominato, è Grisostomo Javelli soprannominato in latino Canapicius perchè natio del Canavese provincia del Piemonte, e detto ancor di Casale, forse pel convento a cui fu ascritto, autore di molte opere teologiche e filosofiche, di cui parlan più a lungo i PP. Quetif ed Echard (Script. Ord. praed. t. 2, p. 104). Ma non ostante l" approvazione di questo teologo, non potè il Pomponazzi distruggere il concetto d' uomo irreligioso ed empio, che quel suo libro gli avea conciliato. A dir vero, ei sostien solamente che Aristotile 11011 riconosce l'immortalità dell' anima, e che con ragion naturale essa non può provarsi; ed aggiugne ch ella dee credersi fermamente, poichè cosi insegna la Chiesa, di cui si protesta sovente fedel figliuolo e discepolo. Ma in quel tempo, in cui Aristotele era considerato come un infallibile oracolo, sicchè lo scostarsene fosse lo stesso che gittarsi in braccio all’ errore, l affermar che Aristotele avesse sostenuta quell'opinione, pareva lo stesso che l'affermare clfessa era certissima; c