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SECONDO città, c di Luigi (!;i Pirovano patrizio milanese; e l’edizione ne è bella e magnifica. Di questo primo traduttor di Vitruvio poco ci ha detto l Argelati (Bibl. Script mediol, t. 1, pars 2, p. 255) 5 c assai più esatte son le notizie che ce ne ha date il march Poleni (Exercitat. Vitruv. 1, p. 29, ec.), da cui io trarrò in compendio le più importanti. Era egli nato in Milano circa il 1481, e avendo perduto il padre in età di 4 anni, fu assai maltrattato dalla madrigna, e costretto ad uscire in età di 15 anni non sol dalla casa, ma ancor dalla patria. Si trattenne lungamente in Ferrara, e vi attese agli studii della filosofia e della matematica e delle lingue greca e latina. Nel 1513 fece ritorno a Milano, e fu adoperato da quel duca Massimiliano Sforza a rifabbricare il castello detto di Porta di Giove. Egli dice di essere stato discepolo di Bramante; e poichè questi, quando Cesare tornò a Milano, era in Roma, come abbiam detto nel ragionare di esso, convien dire che ciò fosse ne’ primi anni di Cesare, e prima che la madrigna sel cacciasse di casa. Trasferissi poscia a Como per attendere alla mentovata edizione, ma qualunque ragion se ne avesse, quando essa era giunta al capo VII del libro VIII abbandonò l’impresa, e partissi da Como. I due soprannomati autori di questa edizione incaricarono allora Buono Mauro bergamasco e il celebre Benedetto Giovio a continuarla, e coll’opera loro fu essa condotta a fine. Ove se n*andasse poi Cesare, che avvenisse di lui e quando morisse, è affatto ignoto. Ei certo vivea ancor circa il i54o, ed