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772 LIBRO secondo il Cardano, uscì vincitore (a). Era innoltre dottissimo nell architettura, nella geografia e nell astrologia, nelle lingue greca e latina, e nella matematica non avea pari. In età di 22 anni fu invitato da molti principi, ma a tutti egli antipose il servigio del cardinal Ercole Gonzaga e di d Ferrante di lui fratello, e per ordine del secondo, ch era governatore di Milano, fece il general censimento delle terre di quello Stato, pel qual impiego egli avea 400 scudi, detti coronati, ogni anno. Ma una indisposizione sopraggiuntagli gli fece poco civilmente lasciare dopo otto anni il servigio de’ Gonzaghi j e venuto a Bologna, fu ivi destinato l’an 1564 a leggere matematica; ma l’anno appresso morì. Egli, come affermasi ancora daifAlidosi (Doli, bologn. di Teol. ec. p. 134), lasciò più opere manoscritte, ma niuna di esse vide la luce. Il Cardano, quanto ne loda l’ingegno, altrettanto ne biasima i costumi, e principalmente l irreligione con cui vivea (b). Rafaello Borubelli di patria bolognese, in un suo Trattato d’Aritmetica, stampato nel 1572 e (a) Nella sceltissima biblioteca del sig. principe di Beigioioso in Milano si conservano stampati gli Atti delle Dispute dal Ferrari sostenute contro il Tartaglia, come ha avvertito l’eruditissimo P. ab. Casati (Citereii Epist. t. 1, p. fi».). (h) Del Ferrari alcune altre notizie si posson vedere presso il co Fantuzzi (Scritt. bolopn. l. 1, p. 320), il quale però ha per errore a lui attribuite alcune Lettere e Poesie latine di un altro Lodovico Ferrari, aggiunte al libro de Ocio et Sybillis di Antonio Maria \ isdomini. Questo libro fu stampato in Bologna nel 1500, cioè 22 anni prima che il Ferrari algebrista nascesse.