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SECONDO Gl ^ Egli ebbe successivamente tre mogli, dalle quali però non ebbe che due figliuoli (V. Speroni, della Cura delle Famiglie, Op. t. 1, p. 76). Di una sola delle tre dette mogli sappiamo il nome, cioè di Cornelia figliuola di Francesco Dondi dall'Orologio da lui sposata in Padova a 14 di dicembre del 1500, intorno al quale matrimonio si veggano i monumenti del citato ab Brunacci. Leggiadra è la novella che di lui ci racconta il Bandello, cioè che tenendosi nel 1520 il capitolo generale de' Predicatori in questa città di Modena, Gianfrancesco dal Forno nobile modenese (rt), volendo dar pruove del molto suo studio, sostenne nella lor chiesa una pubblica disputa di filosofia; e che tanto si adoperò, che fecevi venir da Bologna il Pomponazzi suo maestro; che, poichè fu finita la disputa e accompagnato da molti a casa il Forno clic a tulli diede una magnifica collezione, il! Pomponazzi volle veder le cose più pregevoli di questa città, e fra le altre la chiesa di S. Pietro; presso alla quale, mentre ei si trattiene, alcune donne ebree che il videro, alle fattezze, all'abito, al poi lamento il crederono uno de’loro, cominciarono a fargli festa intorno e a motteggiarlo piacevolmente, di che egli attonito prima, e poscia indispettito, andossene con isdegno e vergogna (t. 3, nov. 38). Ma quanto egli era disegno per le turbolenze contro di lui ivi eccitate, delle quali ora diremo; e apgiugne in questa occasione, che quando egli porti da Ferrara, era ancora in credito di ducento ducati, e che il duca Alfonso tutti glieli rimise fino in Bologna. pi) Di Gianfrancesco dal Forno si sm dntc più distinte notizie nella Biblioteca modenese (t. 3, p. 343).