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SECONDO ^65 dodici anni di età. Ritiratosi colla madre, colla sorella e con più altri nel duomo, sulla speranza che i vincitori dovessero rispettare quel tempio, si vide ivi ancora barbaramente assalito, e n ebbe cinque mortali ferite tre sulla testa, per cui giugneasi a vederne il cervello, e due sul volto, una delle quali gli tagliò per mezzo le labbra. Lo stremo di povertà a cui era condotta, non permise alla madre di usare altro rimedio, che quello di nettargli le ferite come meglio poteva. E ciò non ostante, dopo alcuni mesi, ei ne guarì. Ma non essendo ancor ben saldata la piaga delle labbra, e stentando egli perciò a parlare, gli altri fanciulli cominciarono a soprannomarlo il Tartaglia ed egli volle poi ritenere un tal soprannome per memoria del fatto. Altra scuola egli non frequentò che quella di leggere in età di 5 in 6 anni; e in età di 14 quella di scrivere, ma sol per quindici giorni, e in questa non giunse che alla lettera k. Perciocchè avendo patteggiato col suo maestro di dargli anticipato un terzo del pagamento, ed un altro terzo quando fosse giunto alla k, e l'ultimo all' ultima lettera, giunto Niccolò al secondo termine, trovò mancarsi i denari pel terzo e dovette appagarsi di farsi dare dal maestro alcuni esemplari, e continuar con essi il suo esercizio: D'allora in poi, conchiud egli, mai più fui, ne andai ad alcun altro precettore, ma solamente in compagnia di una figlia di povertà chiamata industria sopra le opere degli h uomini de fonti continuamente mi son travagliato, quantunque dall età d anni venti in quà sempre sia stato da non poca cura