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708 LlbUO nel 1588, elicile egli pure alle stampe le Effemeridi dal 1564 fino al 1584 Ei fu adoperato a distender le Tavole del Calendario riformato da Gregorio XIII, e il Catalogo delle diverse opere da lui pubblicate; e l’onorevole iscrizione che gli fu posta al sepolcro, si può vedere presso il can Mongitore (Bibl, sicula, t. 1, p. 3i)2, ec.), il quale rammenta ancor le Effemeridi di dodici anni, cominciando dal 1589), di Giuseppe Scala natio di Noto in Sicilia. XXVI. Ma fra tutti gli scrittori di effemeridi astronomiche, due furono principalmente famosi. Luca Gaurico al principio, e Giannantonio Magini al fine di questo secolo. Amendue però oscuraron la fama che al lor sapere doveasi col dichiararsi stoltamente seguaci dell astrologia giudiciaria, la quale non men che le altre ridicole osservazioni fisionomiche, geomantiche, ec., anche in questo secolo ebbe molti seguaci. E basti qui indicarne uno che può valere per molti, cioè Paride Ceresara mantovano. Il Gaurico, che il dice nato a 10 di febbraio dell'an 1466, così cel descrive: Eratfacic et barbitio rufus, venustus, procerae staturae, sed proportionatus... ditissimus. et locuples: habebat aedes regi a s ingeniosus, legum professor, in literis Latinis, et Graecis eruditus (Op. t. 2, p. i634)• Quindi soggiugne che fatto vecchio cominciò a studiare l’astrologia giudiciaria. In fatti i primi studii di Paride furon rivolti all’amena letteratura. Due lettere a lui scritte da Lodovico Gonzaga vescovo di Mantova, a’ 22 di giugno e a’ 7 di settembre del 1505, si conservano nel segreto