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7of libro rautor contemporaneo della Vita del Fracastoro, premessa alle sue Opere, narra ch’ei dilettavasi di lavorar alcuni mappamondi di legno, e di segnarvi, secondo i lor gradi, i paesi nuovamente scoperti da’ Portoghesi e dagli Spagnuoli. Ei finalmente conobbe quanto fosse ridicolo l’antico sistema che ogni cosa spiegava per qualità occulte, e ad essa sostituì gli effluvii e le insensibili particelle dei’ corpi; intorno a che veggansi il libro da lui composto De sympathia et antipathia, e quelli De morbis contagiosis. E se dietro forme del Fracastoro fosser venuti più altri, forse assai presto si sarebbon dissipate le tenebre, in cui la filosofia era avvolta. Ma troppo radicati erano i volgar pregiudizii, e la luce da questo grand’ uomo sparsa sulla natura, fu a guisa di un momentaneo baleno che tosto si dissipò e disparve. XXV. Il genio però di coltivare l’astronomia durò costante in Italia {a). Prima che Copernico f/) Tra* primi a coltivare in Italia gli studi astronomici, e ad avere in sua casa una specola, deesi annoverare Paolo Buonfigliuoli patrizio bolognese; e ne dobbiam l.i notizia a Giannantonio Magini, il qual dedicando, con sua lettera scritta da Bologna il 1 di febbraio del i *392 al celebre Ticone Brahe, un suo opuscolo stampato quell’ anno stesso in Venezia, e intitolato; Tabula Tetragonica, dopo essersi con lui scusato di non avere ancor fatte alcune osservazioni da Ticone desiderate, soggi ugne: Sextantem illumm Astronomicum, (quem ex tuo invento in fui grati am Patadi faltre fieri curavi, exactissime coelo respondere ad singula minuta recte percepì, quo niani easdem distantias ad unguem nonnullarum fixarum, quas in tuo catalogo ex tuis observationibus notasti, deprehendi. Atque hunc jam Bottoni ac tnecum exportad, ubi observationcs plurirnas