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7«0 LIBRO confessarlo, coloro che son reputati autori e padri de nuovi sistemi (a). , XXIII. Mentre in tal maniera con tante macchine si oppugnava l’antica filosofia, senza però giungere a formarne una nuova che soddisfacesse alla sperienza e alla ragione, altri veggendo che prima di ogni cosa conveniva cercar la strada per giugnere allo scoprimento del vero, pensarono a riformare la dialettica e a prescrivere un miglior metodo nell" esaminar la natura. Lasciamo stare la Loica di Antonio Tridapale dal Borgo mantovano, stampata nel i54y, che 11011 ha altro pregio che quello di esser la prima che fosse pubblicata in lingua italiana. Jacopo Aconzio trentino e apostata della cattolica Religione, fu il primo per avventura ad aprire un nuovo sentiero. Di lui si posson vedere le opportune notizie presso il co. Mazzucchelli (Scritt. ital. t. 1, par. 1, p. 110), il Gerdesio (Specimen Ital. re forni, p. 165), e il Bayle (Dict hist.). A me basterà l accennare l’opuscolo da lui pubblicato in Basilea nel 1558, e dedicato a Francesco Betti apostata esso ancora, che ha per titolo De Methodo, hoc est de recta investigandarum tradendarumque scientiarum ratione. Esso non ha ombra della barbarie scolastica, ma è scritto con precisione e (/») Delle opinioni e de’ sistemi di Giordano Bruno han parlato poscia non brevemente anche il sig. Matteo Barbieri (Notizie de Matem. e Filos, napol. p. 99, ec.), e in cii> che appartiene all’astronomia, M. Baillv {Hisl. de l’/tstron. niod. t. 2, p. 3i, ec.).