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PRIMO 6-» f Ariosto potò annoverarlo tra’ più colti del te,i)po suo (c. 37, st. 13). Antonio Musa Brasavola, a lui dedicando le Opere del Calcagnini poc’anzi nominato, giunge ad affermare che nello scrivere sì in verso che in prosa non era inferiore ad alcuno. Il che, benchè voglia credersi detto con qualche esagerazione, suppone nondimeno che Ercole si fosse con buon successo applicato alla letteratura. In fatti ei diede prova del conto in cui aveva i buoni studi, col chiamar che fece all'università di Ferrara dottissimi uomini, dei’ quali diremo a suo luogo, e col raccogliere una quantità per que’ tempi ammirabile di medaglie, sicchè ei può essere considerato come il primo autore del Museo Estense, di che filtro ve ragioneremo. Ei fu ancora magnifico nelle fabbriche, e ne fan fede i palagi da lui innalzati e gli ornamenti aggiunti a Ferrara e fampliazione di Modena, a cui egli aggiunse quella che perciò chiamasi Città nuova e addizione Erculea. Ad accrescere vie maggiormente l’amore di questo principe verso le lettere, e a rendere più luminosa la corte di Ferrara, giovò non poco Renata figlia di Lodovico XII re di Francia, ch’egli ebbe in moglie. Era ella principessa di grande ingegno, e perciò molto inclinata a coltivare gli studi e insieme a promuovergli ed avvivargli. Quindi Giglio Gregorio Giraldi a lei dedicando i suoi Dialoghi della Storia de Poeti, e quei de’ Poeti de suoi tempi, e il Trattato de’mesi e degli anni, ne loda altamente le rare virtù non meno, di cui mostravasi adorna, che il favore e la protezione di cui onorava le belle