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{>4 LIBRO alcuni stromenti astronomici da lui ideati; che gli diè ordine di provvedergli alcuni libri di matematica; e nelle stesse lettere ancora fa il Calcagnini menzione del tempo che il cardinale dava ogni giorno agli studi dell astronomia, della geometria e di altre parti della matematica (ih. fj. j 55, ec.). Poichè ei fu tornato in Italia nel 1519, il Calcagnini! scrisse al Zieglero, che il cardinale per quell amore che aveva per tutti i dotti, gliene avea chieste novelle, ne avea lodato molto il sapere, e avea al Calcagnini stesso ordinato di scrivergli che volentieri lo avrebbe veduto in Italia; ch era allora appunto vacante la cattedra di mattematica nell università di Ferrara, che a niuno sarebbe essa stata accordata, s ei si risolvesse venire; nel qual caso il cardinale aveva già ordinato ch’ei fosse abbondantemente provveduto di quanto poteagli abbisognare al viaggio (ib. p). 175). Il Zieglero venne di fatto in Italia, come altrove vedremo, ma è probabile che ciò fosse dopo la morte del cardinale, che avvenne nel settembre del 1520, mentre ei contavane soli 40, essendo nato nel 14&01 (drìostO) Ori c. 35, st. 4). Queste cose, e la concorde testimonianza di tutti gli storici che lodano il cardinale Ippolito come uno de più splendidi protettori delle scienze, non ci lascian luogo a dubitare ch' ei non debba essere annoverato tra1 meceuali della letteratura. Nondimeno ciò che narrasi dell'Ariosto, sembra sminuirgli alquanto tal lode. Avealo il cardinale onorato assai, e avea eli ancora assegnato sull*