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Pl'.iMO 5» pjumficenza verso le lettere e le arti lasciò il cardinale Ugo Buoncompagni successore di s pio V, col nome di Gregorio XIII, che resse il pontificato fino al 1585. Era egli stesso uom dotto, e per otto anni avea sostenuta la cattedra delle leggi in Bologna sua patria. E non sol tra gli onori e tra le dignità avute ne’ tempi addietro, ma fra le cure stesse del suo pontificato non cessò mai dagli studi, solito a dire che a niuno conveniva più il sapere molto, che al romano pontefice (Ciacon.). A porre in chiaro quanto egli operasse a pro delle lettere, non poco tempo richiederebbesi, nè lieve fatica. Ventitrè collegi e seminarii da lui aperti e dotati, la riformazione del Calendario romano, la correzione de libri del Diritto canonico, il ristoramento della Sapienza ossia dell’università romana, gli uomini dotti chiamati a Roma, e in più guise onorati e premiati, le magnifiche fabbriche in ogni parte di Roma e in più altre città dello Stato innalzate, le nuove strade aperte, e mille altri monumenti di sovrana magnificenza congiunti co’ grandi esempii di cristiana pietà, e colle prodigiose somme di denaro da lui profuse a benefizio de poveri, renderanno sempre onorevole e dolce a tutta la posterità la memoria di questo ottimo pontefice. Io accenno solo tai cose, che si possono leggere più minutamente distese presso gli storici di questi tempi, e singolarmente negli Annali di questo pontificato assai elegantemente scritti in lingua italiana del P. Giampietro Maffei della Compagnia di Gesù, il quale con essi volle ancora lasciare un durevole monumento di gratitudine all affetto con