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PKIMO 47 A. Da Paolo IV, successor di Marcello, potevasi parimente aspettare un pontificato assai lieto alle scienze. Egli ne’ diversi gradi e ne’ diversi impieghi finallor sostenuti, e come vescovo di Chieti, e come nuncio apostolico, e come fondatore de’ Cherici Regolari, e come cardinale, e adoperato in gravi e difficili affari, avea dato gran saggio di prudenza, di virtù, di sapere. Io potrei qui recare non pochi elogi che di lui si leggono presso gli scrittori di que’ tempi. Ma basti per tutti quello di uno che non può esser sospetto di adulazione, e ch era ottimo discernitore del vero merito, dico di Erasmo da Rotterdam, il quale scrivendo nel 1515 a Leon X, e nominando coloro da quali era stato esortato a pubblicar le Opere di S. Girolamo, ne dà principalmente la lode a Giampietro Caraffa vescovo allora di Chieti e nuncio in Inghilterra, e ne esalta l’eloquenza, l autorità, i santi costumi, la perizia nelle lingue ebraica, greca e latina, il profondo studio della teologia. Quid enim, dic egli (Epist. t. 1, ep. 174) j non persuadeat illa tam singularis hominis eloquentia? quem non permoveat tam integri, tam gravis auctoritas Praesulis? quem non inflammet tam rara optimi viri pietas 'f Nani ad trinm lingua rum ìiaud vulgurem peritiamo ad summam cum omnium disciplinarum s timi praecipue Theologicae rei cognitionem, tantum homo juvenis adjunxit integritatis ac sanctimoniae, tantum modestiae, tantum mira gravitate conditae comitatis, ut et Sedi Romanae magno sii ornami rito, et Britannis omnibus absolutum quoddam cjctmplar cjchibeat, linde omnes omnium x. Condutta »enofili leiunta eia Paniti IV c da Pio IV.