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5<>U LIBRO correggere la Volgata. Sante Pagnini lucchese dell Ordine de Predicatori, di cui dovremo altrove vedere quanto giovasse allo studio della lingua ebraica, si accinse a tradur nuovamente il vecchio e il nuovo Testamento, e la prima edizione, seguita poi da più altre, ne fu fatta in Lione nel 1028 (a). Diversi sono i giudizii che ne han dato gli uomini dotti, de’ quali alcuni l’esaltano come la più fedele ed esatta, altri la riprendono come rozza ed oscura, e talvolta ancor non conforme al senso del testo. I lor sentimenti si posson vedere insieme raccolti dal P. le Long (Bibl. sacra, t. 1, p. 28(1, ee. ed. Paris. 1723), e io desidero che venga fatto ad alcuno di conciliarli felicemente tra loro. Già abbiam parlato di quella che pubblicò il Clario, il quale, anzi che fare una nuova versione, volle correggere e migliorar la Volgata. Alcuni altri libri particolari furon da altri con nuove versioni tradotti e io accennerò solo il Cantico de’ Cantici e il libro di Giobbe nuovamente dal loro originale tradotti in latino da Pietro Quirini, detto al secolo Vincenzo, dottissimo monaco camaldolese, di cui e di altre opere da lui scritte parlano a lungo i PP. Mittarelli e Costadoni (Annal, camald, t 7, p. 431, ec.). Ciò 11011 ostante, desideravasi ancora una più esatta edizione della sacra Scrittura. Fin da’ (a) Prima fieli1 intera versione della sacra Bibbia avea il Bagnini fin da’ tempi di Leon X pubblicata quella del Salterio, aggiuntivi i Conienti de’ Rabbini. Rarissima ne è l’edizione, come si può vedere nel Catalogo della Biblioteca modenese (t. 1, p. 35), c in un opuscolo del P. Contini sull’opera stessa (N. Racc. il' Oputc. t. 3i).