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->6-j LIBRO letto da un suo nipote da lui nominato erede ^ D^’ eretici scrittori italiani basti il detto fin qui, e ritorniamo omai a coloro che a migliori oggetti rivolsero il loro ingegno. XLV..Molte altre opere teologiche vennero a luce in Italia nel corso di questo secolo, che se non furon rivolte a confutare gli eretici, giovarono nondimeno all’ istruzion dei’ Fedeli. Molte se ne hanno alle stampe di Francesco ('all mi da Diacceto vescovo di Fiesole, detto il vecchio, a distinguerlo da un altro dello stesso nome e cognome, di cui scrisse la Vita Benedetto Varchi. Delle opere del giovane si può vedere il catalogo presso gli scrittori fiorentini, e singolarmente presso il cardinale Salvini (Fasti consol. p. 152, ec.). Più celebre è il nome del cardinale Giangirolamo Albani nobile bergamasco, uomo dapprima illustre pel suo saper nelle leggi, ammogliato e padre di più figliuoli, eletto dalla Repubblica collateral generale, e finalmente dal pontefice S. Pio V, che aveane conosciuta in addietro la probità e la dottrina, nominato cardinale nel 1570, e morto poi in Roma in età di 87 anni nel 1591. Il co Mazzucchelli ha di lui trattato più a lungo (Scritt ital. t i, par. i, p. 273), e ci ha dato il catalogo delle molte opere da lui composte, fra le quali le più pregevoli sono quella J)c Cardinalati/., quella De Potestate Papae et Concilii, e quella De Inimunitatc Ecclesiaruni (a). Pietro (a) 11 cnrdinal Albani fu uno de’ protettori del Tasso, a cui era ben ragionevole che accordasse il suo favore e come ad uomo dotto, e come a suo concittadiuo.