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>, M LI Itilo biblioteca degli Antitrinilarii del Saiulio, c innanzi alla raccolta delle opere loro e de’ loro seguaci, intitolata Bibliotheca Fratrum Polonorum, e innoltre di essi ragionano tutti gli scrittori della storia ecclesiastica e delle eresie..Molte notizie cosi de due Soccini, come de’ primari loro discepoli ci ha date il Ba>!c nel suo Dizionario. \ erso il 1 11> cominciò Lelio a tenere alcune assemblee nel territorio di Vicenza, a cui intervenivano oltre a 40 persone, e fra esse Valentino Gentile da Cosenza, e Giampaolo Alciati milanese, e disputandosi di Religione, vi si spargevan de' dubbj singolarmente sul! Mistero della Trinità e sulla Soddisfazione di Cristo. Scoperto il veleno che si andava in esse spargendo, alcuni di quei novatori furono arrestati e condannati a morte, altri si sottrassero colla fuga e si dispersero in diversi paesi Lelio, dopo aver viaggiato più anni, fissatosi in Zurigo, cominciava a spargervi segretamente le sue opinioni. Ma ammonito da Calvino, e più ancora intimorito dal supplicio di Michele Serveto, prese a dissimulare per modo, che, benchè andasse comunicando or agli uni, or agli altri i suoi sentimenti, visse nondimeno tranquillo, e solo ebbe il dolore di veder la sua famiglia dispersa pe’ troppo fondati sospetti di errore in cui essa cadde. Ei morì in età assai giovanile in Zurigo nel 1562 con fama d’uom dotto e assai versato nelle lingue greca ed ebraica e ancor nell’arabica. Fausto imbevuto ne’ primi anni degli errori del zio, e perciò costretto a fuggir dalla patria, dopo la morte di Lelio tornò in Italia, e si contenne in modo, che non dando