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SECONDO 0:27 corle verso questo tempo, e fra le altre una lettera inedita da lui scritta a D. Cesare Gonzaga da Ferrara ai 27 di ottobre del 1563, in cui gli manda il suo libro contro il Susio sopra il! duello e dice che il dì seguente dovea tornarsene a Pesaro. Dalla corte d’ Urbino passò a Roma; ed è probabile che ciò accadesse verso il 1567; perciocchè nel i5(>9 egli scrive in una sua lettera a Domenico Veniero: già da tre anni in qua la benignità di N. S. (Pio V) mi trattiene con onesta provvisione, senza aggravarmi di cosa alcuna, acciocché io possa attendere allo scrivere (Lettere cattol. p. 245). Anzi prima ancora ch ei fosse papa, avea dato al Muzio l incarico di rispondere ad un libro venuto da Inghilterra, e intitolato Apologia anglicana, come egli racconta nel proemio alla sua Varchina. Ma la morte di quel santo pontefice, avvenuta nel 1572, tolse al Muzio il suo protettore insieme e la sua pensione; ed ei trovossi di nuovo in quella povertà a cui il servigio de’ principi non Pavea sottratto. Gran disgrazia è stata la mia, scriv egli al duca di Savoia Emanuel Filiberto (Lettere, p. 206), in cinquantaquattro anni di servitù non haver potuto acquistare cinquantaquattro quattrini di entrata ferma. Quindi siegue dicendo d aver altre volte, ma inutilmente, cercato di venire a’ servigi di quella corte; e ne fa or nuove istanze, rappresentando però al duca che la sua età di 77’anni compiti (dal che t.raesi che questa lettera fu scritta nel 1573 è bisognosa di più agi, e la sua povertà richiede maggior soccorso. Non sembra però, ch’egli ottenesse il suo intento,