Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VII, parte 1, Classici italiani, 1824, X.djvu/540

5^6 - LIBRO E io credo clic in ciò abbia preso errore il Zeno, clic il fa maestro di Guidubaldo li, nato nel 1514 (Note al Fontan. t. 2, p. 258). Infatti molti monumenti cel mostrano a quella </<•/ Muzio Just inopoltiano al Sig. Fernando Averoldo il figlio, con un discorso intorno a tutte le cose passate da lui col Sig. ¡Vicolo Ch irrogato. Ivi pure ho veduta una canzone stampata del Muzio nell elezione di Pio V, che comincia: Benedetto il Signor Dio d Isdraele. Non vi è luogo di stampa, ma l’esservi sottoscritto Julius Episcopus Pisauriensis ci mostra che fu essa stampata in Pesaro. E in questa città continuò ancora il Muzio a soggiornare per alcuni anni. Oltre le lettere inedite di questo scrittore, da me già indicate, io ne ho parecchie originali da lui scritte a Francesco Bolognetti, le quali per lo più si rivolgono intorno al Costante poema del Bolognetti, che questi gli avea mandato a rivedere e a correggere; ma ci danno insieme diverse non dispregevoli notizie. In una di esse, elicè scritta da Urbino a 14 di settembre del i?tj(>, il Muzio gli dice che avea già egli pensato di prendere per argomento d un poema eroico la Historia della ricuperation de Hierusalem fatta da qui Ila bella ragunanza de Cavalieri Gottifredo Bolioni et ab ri, ec., ma che ora ne avea del tutto dimesso il pensiero. E perchè il Bolognetti dovette scrivergli che su quell’ argomento medesimo avea preso allora a fare un poema Torquato Tasso, il Muzio a" • j di ottobre dell’anno stessi così gli risponde: Che il Tasso giovane habbia tolta quella impresa, io non ne sapeva nulla. Egli ha buono spirito et buono stilo. Se le altre parti risponderanno, ha preso suggetto da farsi onore. Un’altra ci mostra l’ epoca e il motivo per cui fu il Muzio chiamato a Roma: Io sono stato chiamato a Roma per ordine di Sua Santità, scriv’ egli da Pesaro il 1 d aprile del 1567, per riformare gli stabilimenti della Religione de’ Cavalieri di S. Lazzaro. Da esse ancora raccogliesi che nel 1 ^71 si trattenne per più mesi in Venezia, alfiu di pubblicare aLuiie sue opere.