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SECONDO 5oi che ne’ filosofici studi, pel favore di cui fu sempre liberale verso gli uomini dotti, per la destrezza nel maneggio de’ difficilissimi affari che gli furono confidati, per la liberalità verso de’ poveri, ottenne sì alta stima, che fu dappresso ad essere innalzato alla cattedra di S. Pietro (V. Ciacon. in Pio IV)) Francesco Abondio Castiglione milanese vescovo di Bobbio e poi cardinale, e morto in età di soli 45 anni nel 1568, uomo e nella sacra e nella profana letteratura dottissimo, ma di cui io non so come si affermi dall’ Argelati che fu da Gregorio XIII destinato a correggere il corpo del Diritto canonico (lì ibi. Script, mediol. t. 1, pars 2, p. 358), mentre questo pontefice non fu eletto che quattro anni dopo la morte del cardinale Pier Francesco e Guido Ferrei i, zio e nipote, amendue vescovi di Vercelli lor patria, amendue fatti cardinali da Pio IV, morti, il primo nel 1566, il secondo nel 1585 (Ciacon. l. c.) Ughell. Ital. sacra in Episc. Vercell.), e celebri amendue per le dignità e gli impieghi con molto onor sostenuti, e pel loro amore pe’ buoni studi, e il secondo singolarmente, a cui abbiamo due lettere di Pier Vettori, una scritta a 29 di ottobre delfaimo 1068, in cui lo ringrazia perchè insieme col cardinale Alessandro Crivelli si era degnato di divertire in una sua villa, l’altra a' 4 di febbraio dell"anno seguente, in cui n esalta con somme lodi la vastissima erudizione e la singoiar Facili ti» nello scriver greco e latino (Victor. Epist. l. 7, p. i5G. i6o)j Girolamo Ragazzoni vescovo di Nazianzo e coadiutore di Famagosta, indi vescovo di