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SECONDO 4^3 vergognosamente abbracciato il partito dell’eresia, gli facea temere una somigliante caduta in più altri j e ogni menomo indizio ch’ ei ne vedesse o paressegli di vedere, avea presso di lui forza di evidentissima prova. Prima ancora ch’ei fosse eletto pontefice, avea conceputi sospetti contro il Morone, e gli si era mostrato nimico. E nondimeno il Morone tanto fu lungi dal risentirsene che, comunque altri gli predicesse ciò che avvenne, egli stesso si adoperò caldamente, perchè il Caraffa fosse innalzato sulla cattedra di S. Pietro. Il Morone adunque per comando di Paolo fu l’an 1557 arrestato e condotto prigione in Castel S. Angelo; ove indi a non molto furono per lo stesso motivo chiusi Egidio Foscarari domenicano vescovo di Modena, e Tommaso San Felice vescovo della Cava, e Luigi Priuli vescovo eletto di Brescia (*). Lo stesso cardinale Polo sì benemerito della Chiesa, citato a Roma fino dall Inghilterra, non avrebbe forse fuggito il medesimo trattamento, se a tal pericolo non l avesse sottratto la morte. Tutti questi, se se ne tragga il vescovo della Cava che nel concilio (*) Luigi Priuli eletto vescovo di Brescia non fu da Paolo IV chiuso in Castel S. Angelo. Il papa aunullò bensì F elezione di esso al detto vescovado; lua egli era allora in Inghilterra con Polo, e vi stette firn» alla morte di esso accaduta nel novembre del 1.558. Passò poi in Francia, ove era sulla fin del dicembre del 155c), e pensava di tornare la primavera seguente in Italia, nel qual tempo era già tuorlo il suddetto pontefice. Veggansi su ciò le Lettere del Cardinal Polo pubblicate dal Cardinal Qucrini (t. 5).