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SECONDO /¡5() conterraneo. Sopravvenuto il Reverendiss. nostro si ha interposto, et fatta la pace con grande honor del V'¿scovo, li libri sono stati approbati et relassati. Il Sadoleto in questa occasione ancora fece conoscere la piacevol sua indole e la sua cristiana moderazione; perciocchè scrivendo a Paolo suo nipote, il qual forse avea cercato di scusar la condotta del maestro del sacro palazzo, mostrossi prontissimo a cancellare dall’animo qualunque risentimento: Ac de Magistro quidem laetor, et eum illum non esse, quem jueramus su spienti, et de. omnibus controversiis inter nos conventum esse, quem jam diligere, incipio tuo in primis testimonio adductus. Proinde etsi stigmata adhuc in fronte gerimus ejus dedecoris, quod mihi ab illo vel per illum inustum est, facile tamen et libenter obliviscimur pristini doloris, atque ad fraternam benevolentiam animum nostrum convertimus (t. 2 Epist. p. 322). Io ho voluto riferir per disteso la storia di questa controversia, perchè poco ne parlan gli scrittori della Vita del Sadoleto; ed essa giova a scoprirci sempre più chiaramente le belle doti di questo grand’ uomo, uno de’ più rari ornamenti e della città in cui nacque, e del secolo in cui visse (a). XIV. Mi si permetta qui di congiungere col Sadoleto alcuni suoi parenti che ne imitarono * felicemente gli esempi, e un suo concittadino 1 u I (a) Del cardinale Jacopo Sadoleto, e così pure degli altri qui nominati della stessa famiglia, e di Antonio l'iordihello, si è più ampiamente trattato nella Biblioteca modenese (t. 4, p. 4^4 * t. 2, p. 288).