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SECONDO ^5 felicemente l’arcano (*). Tornato a Venezia, tu poscia adoperato dalla Repubblica in ditlicili affari e in diverse altre onorevoli ambasciate. E il nome del Contarmi divenne presto un de’ più celebri di cui si vantasse Venezia. Il suddetto Lucilio Maggi, scrivendo al medesimo Contarmi nel i52^, dopo averne lodata altamente la probità, il sapere, la prudenza, c dopo aver rammentati gli onori a lui conferiti dalla Repubblica, così continua: Ego illiul mirari solco. ijucmadmoduni tot tantisque urbis occupationibus distrìctus. in Theologia, in studiis non levissimanun artium tam erudite, toni sollicite verseris... Sileo audienùani domi, colloquia amico rum, nego ti a domestica, opera denique jamiUaria, ad quac nisi diritta tua mcns simul incumbere perdiligenter poteste pracscrtini cum hacc omnia Jere inter se disjuncta admodwnque diversa videantur (ib. p. 5). Mentre il Contarmi era in tal modo oggetto di ammirazione alla Repubblica tutta, Paolo 111, sollecito d’innalzare alla porpora tali uomini che fossero di ornamento e di sostegni alla Chiesa di Dio, a’ 21 di maggio del i535 il dichiarò (*) Al sig. ab Lampillas sembra improbabile (par. 2, t. 1, p. 187) ciò che io qui narro del ("Contarini, cioè che ei solo sapesse in Ispagna spiegare come la nave \ ittoriu tosse tornata dal lungo suo viaggio un giorno più tardi di quel che creduto aveano i piloti, e dice che erano molti allora in Ispagna capaci di sciogliere questo nodo. Qui dunque abbiam da una parte Pier Martire d Anghiera, ch era allora in Ispagna, e clic all'erma che uiun si trovò che sapesse darne ragione, e l ab. Lampillas che afferma ch eranvi allora molti