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SECO.XDO 435 con più agio delle lezioni di quel filosofo. In his Petrum Mantuanum philosophum nostra tempestate clarissimum, quem, Portium Catch nern imitatus, ex florentissima Patavina Academia, in qua publice ille diu summa nominis celebritate professus est, accersivisti ut per ocium ei operam dares. Il celebre Jacopo Berengario da Carpi, dedicando ad Alberto la sua Anatomia, ricorda i giorni in cui sotto la direzione di Aldo con lui coltivava gli studi più ameni, e dice che in casa dello stesso Alberto e insieme con lui intraprese egli quello delPaiiatomia, cominciando dall’ uccidere un porco e dall’esaminarne tutte le parti. Con qual ardore Alberto ancor giovinetto si applicasse ad ogni sorta di lettere, lo abbiamo, oltre più altre pruove, nella lettera dedicatoria con cui Aldo nel i4{)5 gli offre il primo tomo della magnifica sua edizione di Aristotele. In essa egli lo dice splendido mecenate di tutti i dotti, e suo singolarmente; accenna Pavidità clic avea di adunar libri greci, imitando in ciò il famoso Pico della Mirandola suo zio materno; mostra quanto da sì lieti principi! si potea sperare, poichè in lui ancor giovinetto si scorgeva vivace ingegno e grande eloquenza; ed avea gran copia di libri latini, greci ed ebraici con molta spesa da lui raccolti, e si teneva in casa dottissimi precettori da lui con ampio stipendio invitati. Somigliante è l’elogio che ne fa Federigo Asolano, dedicando ad Alberto nel 1525 il secondo tomo dell’Opere di Galeno. Nè pago di ciò, avea egli formato il disegno di fissare in Carpi il Manuzio, di assegnargli ampie rendite,