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PRIMO 363 nome immollale c all1 antico artefice che la formò, e al magnanimo principe che la ritolse alfobblio. Molli de' monumenti da sè raccolti trasportò seco Ferdinando a Firenze, quando salì sul trono del defunto fratello, e di essi e di più altri che continuò a raccogliere, arricchì vie maggiormente quella gran galleria (ivi,p. 54,63). La Venere però non fu colà trasportata che sotto il gran duca Cosimo III, e solo dal regnante Pietro Leopoldo si è fatto condurre a Firenze il famoso gruppo della Niobe, che fu esso pure acquisto del cardinale Ferdinando. Di tutte le quali cose, da me solo per brevità accennate, si posson vedere più copiose notizie e presso il detto scrittore e nelle prefazioni ai diversi tomi del Museo fiorentino, e più esatte ancora le avremo nella Storia da me poc’ anzi accennata. XXIII. Benchè sembrasse che la magnificenza de Medici e le lor premure nello scavar da ogni parte e nel raccogliere tai monumenti, non lasciasser luogo ad altri di emularne la gloria, appena però vi ebbe principe in Italia nel corso di questo secolo, che non pensasse ad ornare per somigliante maniera la propria corte, il museo Vaticano ebbe il suo cominciameli! o dal cardinale Marcello Cervini, che gran numero vi ripose di medaglie, di statue e di altre antichità, ed eccitò col suo esempio i posteri a renderlo sempre più ricco e copioso (V. Polidori, Vita Marcelli II, p. 49)- i duchi di Ferrara, come in altro genere di regia munificenza a pro delle lettere, così in questo andaron del pari con’ più potenti sovrani. Ne è pruova la