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PRIMO 361 Sfatte luttuose vicende che al fin del secolo xv sofferse quella famiglia, come de’ libri, così gran parte ancora delle antichità andò dispersa, Insiem co’ libri però si ricuperarono da Leon X ancor molti cammei ed altre pietre di gran valore, di cui Pietro e Lorenzo gli aveano riccamente ornati, come fan fede i libri medesimi che tuttor si conservano nella biblioteca Laurenziana. E convien dire che anche altri cotai monumenti o ritornassero all’antica lor sede, o fosser di nuovo acquistati; perchè dopo la morte del duca Alessandro molti di essi furon di nuovo dispersi e portati altrove, come colla testimonianza del Varchi pruova il Bianchini (Ragionam, de Gran Duchi, p. 19, ec.). A riparare sì gravi danni era destinalo il gru 11 duca Cosimo I, il quale fece una ricchissima collezione di antichità, e profuse in essa immensi tesori, e fece innalzare la real galleria per custodirle. Il suddetto scrittore ci avverte che fra' manoscritti della libreria strozziana in Firenze si conservano due lunghi carteggi, uno fra Jacopo Duni, segretario e auditore di Cosimo, e Stefano Alli che in Roma era incaricato di raccogliere antichità pel gran duca, l altro tra ’l segretario Concino e l Cardinal di Montepulciano, ne’ quali continuamente si tratta della compera di statue, di marmi, di medaglie, di monete antiche, e delle somme grandissime di denaro che perciò spedivansi a Roma. Ed altre somiglianti memorie della magnificenza in ciò usata dal duca Cosimo si conservano nella real galleria, come mi ha avvertito il ch. sig. Giuseppe Pinelli, che ora ne è direttore,