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3ao libro E questa stamperia ebbe anche il nome di Camerale, come pruova l ab. Lazzeri (Miscell. Coll. rom. t. 2. p. 2.46). Fu poi allo stesso fine chiamato a Roma, come si è detto, Paolo Manuzio che per più anni vi si trattenne. La gloria però di avere stabilmente fondata la stamperia che fu detta Vaticana o Apostolica, e poscia la stamperia dell’ apostolica Camera, deesi a Sisto V. La dedica delle Opere di s. Gregorio Magno da Pietro da Tossignano pubblicate dalla stamperia medesima nel 1588 contiene grandi elogi di quel pontefice per sì bella idea da lui concepita, e con singolar magnificenza da lui condotta ad effetto, affine principalmente di pubblicar le Opere de santi Padri, e tutto ciò che giovar potesse al decoro e al vantaggio della cattolica Fede. Le magnifiche edizioni della Version dei' Settanta e della Biblia latina di Sisto V, e poscia ancor quella di Clemente VIII, e più altre di molto pregio furono il frutto delle grandi idee di Sisto. Domenico Basa fu destinato al regolamento di quella stamperia, nella quale furono allora spesi quarantamila scudi, come afferma il Rocca, che scriveva in Roma a’ tempi dello stesso pontefice (De lì ibi. T'adc. p. f\ 1 \ cd. Rom. 1091). IN è è a stupirne, perciocchè per testimonianza dello stesso scrittore fu ella fin d allora fornita non sol di caratteri greci e latini, ma di ebraici ancora, arabici e serviani, e di carte eccellenti, e di ogni altra cosa necessaria alla perfezion di quell arte, e furono innoltre stipendiati dottissimi uomini, perchè soprautendessero alle edizioni.