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PRIMO 31 5 magnificenza da alcuni principi italiani usata nel promuovere e nel fomentare quest arte. IX. Cos'uno de1 Medici, il cui nome glorioso ci verrà innanzi quasi ad ogni passo di questa Storia, come ad ogni altra cosa che giovar potesse agli studi, così a questa ancora volse il pensiero. Il gran numero di pregevoli codici e di opere inedite che serbavasi nella biblioteca da suoi maggiori e da lui stesso fondata, gli fece conoscere di qual vantaggio sarebbe stato alle scienze, se o tutti, o almeno i migliori uscissero alla pubblica luce. A tal fine fatto venire dairAlleniagna uno stampatore di molto nome, lo animò colla promessa di magnifiche ricompense a esercitare ivi la sua arte. Questi chiese otto mesi di tempo a fare i necessarii apparecchi, si accinse poscia all impresa, e cominciò a pubblicare diversi libri. Così raccogliam da due lettere di Pier Vettori scritte nell an 1547 in cui ciò avvenne; nella prima delle quali, de 15 aprile, indirizzata a Francesco Davanzati, Fautor bonarum artium, dice (Victor. Epist. p. 22), omnisque generis litterarum amator eximius, nostrae Ci vi tatis Princeps, evocavit huc typographum hominem, propositi sque praemiis non parvis, voluit in hac urbe ejus artis officinam instruere. Ille autem ad ornandam tabernam, ceteraque, quae opus forent, comparanda, tempus octo mensium postulavit, quorum dimidia fere pars jam abiit. Nell’altra ch è scritta al medesimo Cosimo a’ 13 di settembre, tra le altre cose da lui fatte a pio delle lettere, così esalta ancor questa (ib. p. 24): Quantum hoc beneficium est, quod