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394 LIBRO scoprir sempre meglio i pregi e le bellezze degli antichi scrittori greci e latini, abbellire e perfezionare la volgar nostra lingua, ricercare e additare agli altri il sentiero che più sicuramente conduca alla lode di colto scrittore, di valoroso poeta, di orator eloquente, indagare le leggi e scoprire gli arcani della natura, sgombrare le tenebre fra cui giacevano le antiche memorie, togliere in somma dallo squallore e ricondurre a nuova vita le scienze tutte e le arti. E i cominciamenti di tutte queste accademie furono comunemente tali, che poteano a ragione sperarsene lietissimi frutti. Ma tutto ciò che richiede disagio e fatica, non può sostenersi per lungo tempo, se non si aggiungano stimoli che ne rendano più dolce il peso e più soffribil la noja. Finchè mantennesi vivo quel primo ardore, gli esercizii accademici si rimiravano come un giocondo sollievo delle pubbliche e delle domestiche cure. Ma esso, come suole avvenire, andò scemandosi di grado in grado, e in più luoghi si estinse del tutto. Trattene quelle accademie le quali ebber la sorte di ritrovare nel zelo e nella magnificenza de principi o de magistrati tal sostegno ed appoggio, che la speranza de premii facesse intraprendere con piacere qualunque ancor più penoso lavoro, le altre col volger degli anni o si sciolsero interamente, o non conservaron che un’ombra dell’antica lor forma. Gli sforzi che talvolta si fecero per rinnovare sì giovevoli istituzioni, ebber lo stesso successo; c famor della patria che mosse non rare volte alcuni privati a risvegliare ne’ loro concittadini un lodevole