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PRIMO 28l clic si conservano nel segreto archivio di Guastalla, o dal corpo degli accademici, o da alcuni di essi scritte a D. Cesare j perciocché quest1 ottimo principe voleva essere minutamente informato di qualunque cosa in essa accadesse. Quindi troviamo in essa menzione e delle adunanze che si teneano, e delle lezioni che vi si recitavano, e de’problemi, proposti talvolta dallo stesso D. Cesare, che vi si scioglievano, e de’ dispareri che nascevan talvolta fra gli accademici, e de' nuovi accademici che in essa si ammettevano. Alcune di esse appartengono a’ privilegi che ad istanza di d). Cesare concedette loro il pontef Pio IV, e a quello tra gli altri del titolo di conte, o di cavaliere, di cui essi potean venire ono» ati/'Esse ancora ci mostrano l affollato concorso che ad udir le lezioni degli accademici si facea non .solo da’ cavalieri, ma ancor dalle dame della città: Lunedì, scrive Giulio Castellani a D. Cesare a 10 di febbraio del 1564, mentre si metteano la maschera al volto più di xxr Gentil donne per venire alla lezione del Susio, et era quasi piena l Accademia d altri Gentili in ioni ini, fu levata dal Sig. Duca la maschi ra per l' archibugiata tirata al Tal arella la sera innanzi, la quale se di nuovo si concederà da S. E..... si farà la lezione, e spero, che averemo la medesima udienza, essendoci molte, che di desiderio si muovono di venire nell Accademia. I forestieri più illustri che venivano a Mantova, conducevansi, come a raro spettacolo, all'accademia degl'Invaghiti. Il! medesimo Castellani scrivendo a D. Cesare a u5