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rumo 2O9 musica si congiunsero gli altri studi, e per promuoverli vie maggiormente, furono a spese dell'accademia condotti con lauto stipendio tre professori, Pietro Beroldo per la filosofia, Pietro Pitato per la matematica, e Matteo dal Bue per le lettere greche; e quindi questa adunanza divenne tra poco una delle più illustri (ivi, p. 389)). In fatti da essa uscirono alcune opere astronomiche del detto Pitato,’e si videro ancora composte per essa prelezioni sopra il Petrarca e sopra Dante, e drammi da recitarsi nella medesima (ivi, p. 385). Salò ancora sul lago di Garda ebbe non una solo, ma due accademie. Jacopo Bonfadio fu il primo a concepirne l'idea. I castelli, ch io fabbrico col pensiero, scriveva egli da Padova a 24 di novembre del 1543 (Bonfad. Lett. p. 66), sono, che io vorrei fare un Accademia sulle rive del Benaco o in Salò o in Moderno ovvero in Toscolano, e vorrei essere il Principe io, leggendo principalmente l Organo d yf ristatile e le Morali, poi attendendo alle altr'c cose pulite, ed a quelle Lettere, che son da Gentiluomo. Così al Benaco vorria onore, ed a me onore ed utile, e quella contentezza insieme, la qual fin quì non ho potuto ritrovare nè in Corte, nè in palazzi de’ signori. Egli non eseguì il suo disegno, ma quasi al tempo medesimo ch’egli ideava un’ accademia, ella fu eretta in Salò col titolo di Concorde, e già fioriva felicemente nel 1545. Circa venti anni appresso, cioè a’ 20 di maggio del 1564, ebbe cominciamento un’altra accademia in Salò detta l’Unanime, a cui poscia