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\x. T*irr|*C • j'I'mie P.iJuva. 2^)0 LIBRO ducal biblioteca ella tenesse i suoi letterarii congressi, e nominò sei gentiluomini che ne fossero protettori. Ognuno de’ nove primi accademici ebbe il diritto di aggregare un altro al loro numero, e tra gli aggregati furono Ottavio Menini e Belisario Bulgarini, il secondo dei’ quali all’accademia medesima dedicò nel 1608 le sue Annotazioni sulla prima parte della Difesa di Dante di Jacopo Mazzoni. Queste son le sole notizie che di questa accademia io ho potuto raccogliere, tratte da ciò che ne scrive l’esattissimo Apostolo Zeno (Note al Fontan t. 1, p. 353; t 80), nè io trovo fin quando ella continuasse. XX. Il fiore in cui era l’università di Padova, e l numeroso concorso che a quella città facevasi de’ letterati d’ ogni nazione, diede occasione all*erezione di varie accademie; e tra esse fu la prima quella degl’ Infiammati (a). Leone Orsini vescovo di Frejtis, Daniello Barbaro e Cola Bruno ne furono i primi fondatori verso il i54o. Sopra tutti però sembra eli’ella molto dovesse al Bruno. Egli era nato in Messina, e conosciuto ivi dal Bembo, questi il volle poi seco in Italia, c l’ebbe sempre in conto di amico e compagno carissimo, come in molte sue lettere ci manifesta. Era il Bruno uomo di (a) Più copiose e più esatte notizie ci ha date intorno a questa accademia, agli uomini illustri che ne furono membri, e agli esercizi letterarii che vi si praticavano, l'eruditissimo sig. abate Giuseppe Gennari nel suo Saggio storico sopra le Accademie di Padova, premesso al primo tomo degli Atti della nuova Accademia della stessa città.