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PRIMO 255 j| lor sentimento (ivi p. 366). L’anno seguente fu il medesimo Tasso ascritto al numero di quegli accademici, com’ ei narra in due altre .sue lettere (ivi p. 458, 460), ove dice gran lodi di questa illustre adunanza, e accenna le gravi difficoltà che dapprima le si erano opposte, ma ch eransi superate felicemente. Il Quadrio (t. 1, p. 109), e prima di lui il Zeno affermano che il Tasso ne fu cancelliere j ma di ciò non trovo memoria nè nelle lettere poc’anzi accennate, nè in verun altro scrittor di que’ tempi. Non vi era sorta alcuna di scienza di cui non avesse l’accademia il suo professore, e a renderla vie maggiormente famosa furono ad essa invitati ed ascritti alcuni sovrani ed altri cospicui personaggi. Quindi Luca Contile scrivendo a Filippo Zaffiro a 31 di ottobre del 1558, e dolendosi ch’ei non avesse ancora risposto alla sua lettera con cui aveagli dato avviso che l’accademia l’avea annoverato tra’ suoi, avendo, gli dice (Lettere, t. 1, p. 171), (questa onoratissima radunanza ricevute gratissime risposte da Mons. cardinale. Alessandrino, risposte et proposte del Sig. Duca di Savoja, proposta et offerta dal Sig. Duca di Ferrara, et offerta dal Sig. Giovatijacomo Foccari il primo ricco e l più dotto di Germania, risposta et fi rapo sta dal Magn. M. F. Buonvisi Lucchese, et non havendola ricevuta da voi... che vogliamo dir che pensino? Il suddetto cardinale Alessandrino, cioè il cardinale Michele Ghislieri, che fu poi Pio V, era stato eletto a principili protettore dell’accademia, e a lui perciò dedicò il Manuzio nel i558 il libro di