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Napoli uniamo quelle della Sicilia, ove nella sola città di Palermo ne trovo in questo secolo fondate alcune. La prima è quella dei’ Solitarii, che dal Quadrio si dice (ivi, p. 87) fondata da Paolo (Caggio nel 1549, e poscia rinnovata nel 1554 col titolo de’ Solleciti. Il Mungi!ore però non dà al Caggio la lode di essere stato il padre di quella accademia, ma dice solo (Bibl sicula, t. 2, p. 121) ch’egli ebbe gran nome tra’ Solitarii, e aggiugne di aver presso di sè una lettera dal Caggio scritta nel 1554 a don Vincenzo Bosco pretor di Palermo, nella quale lo esorta a far rivivere la detta accademia già da qualche tempo disciolta. Di quella degli Accesi fondata nel i5(>8 e protetta dal marchese di Pescara Francesco Ferdinando d’Avalos, parla il medesimo Mongitore (ib. t. 1, p. 1), a cui però non parmi che si debba concedere che fosse questa la prima in quell’ isola a coltivare l’amena letteratura, poichè quella de’ Solitarii, certamente più antica, aveali pur coltivati, come ne fan fede le opere stesse del Caggio. Il Quadrio aggiugne a queste accademie quella de’ Risoluti istituita nel 1570 da don Fabrizio Valguarnera palermitano, e quella degli Sregolati, che vi fioriva nel 1588, e ove, egli dice, si ha per fama che recitasse un discorso in lode della medicina Matteo Donia palermitano. Ma il Mongitore suddetto parlando

    doctissimo) loqui videantur, omnigenam doctrinam virtutemque redolentes, ut ne dum ratione praedita, sed bruta quoque animalia ad disciplinas excitentur.