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208 libro ingenìorum in iìlis laus apparebat, et erant illa tamen, quae proferebantur, plena festivitatis et venustatis. Siegue indi il Sadoleto a far menzione di molti tra quelli che in tali adunanze ottenevano maggior lode, e dice che fra essi era vibrato e ingegnoso nei’ suoi componimenti il Casanuova’, più diffuso e sonoro il Cappella sublime il Vida, i cui versi & accostavano assai dappresso all’ antica eleganza j limato e giusto il Beroaldo j ubertosi e soavi Pierio Valeriano, Lorenzo Grana, il Mataleno, Blosio Palladio ] e molti altri egregi scrittori in prosa e in verso, come Girolamo Negri imitatore della Tulliana eloquenza j Antonio Venanzio e Gianfrancesco Bini eleganti in amendue le lingue) e Ubaldino Bandinelli e Antonio soprannomato il Computista, uomini amendue ingegnosi e acuti nel giudicare. Rammenta poscia con maggior lode Fedro Inghirami e Cammillo Porcio, già morti molti anni prima, e Paolo Giovio e Pietro Bembo e Baldassar Castiglione, morto poco innanzi in Ispagna, e Gianfrancesco Forni e Andrea Navagero, usciti anche essi di vita verso quel tempo, e Lazzaro Buona mici e Mario Boccabelli e lo stesso Colocci. Finalmente ricorda ancora gli scherzi coi quali eran condite cotai radunanze, e i dolci sdegni e l piacevole motteggiarsi l’ un l altro: Atque inter hos tot et tales viros, aliosque complures, quorum omnium nomina persequi non hujus est scriptionis, dulces quoque Corycii iracundias, et gratias ineptias Donati spectare haud displicebat, quos noster Savoja homo omnium facetissimus et provocare solebat studiose, et